Di cosa parlano i papiri?
Il testo decifrato riguarda la “fonte di gioia“, il bene supremo nell’Epicureismo. Si tratta di un concetto caro al filosofo greco antico Epicuro, che insegnava una concezione particolare della felicità e del piacere. Quella “fonte di gioia” era strettamente legata alla ricerca del piacere, ma in un senso più profondo e duraturo. Non si trattava solo di cercare piaceri momentanei, ma di raggiungere una forma di piacere duraturo e stabile che portasse a una vita felice nel complesso. Per Epicuro, la felicità era raggiunta attraverso la moderazione, la soddisfazione dei bisogni essenziali, e la coltivazione di amicizia e relazioni significative. La “fonte di gioia” poteva essere trovata nella tranquillità dell’animo, nella soddisfazione delle necessità basilari, e nella minimizzazione delle preoccupazioni e delle ansie.