Il MIT ha sviluppato la tecnologia di base per il “GPS sottomarino” e sembra funzionare | DDay.it
Si chiama UBL, sfrutta la già nota riflessione acustica, ma usa sensori piezoelettrici che non hanno bisogno di essere alimentati perché ottengono le cariche elettriche dalle vibrazioni dell’acqua. Una tecnologia che potrebbe mappare tutti i fondali oceanici della Terra.