Santa Caterina a Oneglia
La vecchia foto che mostra uno scorcio di Lungomare A. Vespucci, la cosiddetta “pista degli elefanti” non ancora ultimata, riprende una cappelletta di fronte alla torre di guardia, ora vicina a un “fast food”, la cappelletta poi fu demolita. Era un reperto storico del tardo medioevo e recava una targa che ricordava il pernottamento e il passaggio in quel luogo di Santa Caterina da Siena nel luglio 1376, Santa Caterina nel 1939 fu nominata patrona d’Italia assieme a San Francesco.
Santa Caterina nel giugno 1376 si era recata ad Avignone da Papa Gregorio XI recandogli un’ambasciata dei Fiorentini, una proposta di riforma della Chiesa e la pressante preghiera che il Papa lasciasse la cattività avignonese e ritornasse nella sede tradizionale di Roma. Fatto sta’ che il 13 settembre Gregorio XI varcò il ponte sul Rodano e lasciò Avignone diretto a Roma dove reinsediò la sede papale nel gennaio 1377.
Santa Caterina di ritorno via terra da Avignone nel luglio 1376 si fermò a dormire in quella cappelletta in quanto i Cavalieri Ospitalieri Gerosolimitani, poi chiamati di Malta, si rifiutarono di ospitarla nell’ospedale alla Marina di Porto Maurizio, dove avevano la loro sede, in quanto suora delle “Mantellate” Domenicane ma soprattutto in quanto donna e dire che lì alla Marina di Porto Maurizio venivano ospitati pellegrini e viandanti da più di un secolo, nel 1343 vi sostò Francesco Petrarca nei suoi frequenti viaggi ad Avignone e la targa posta su quel che sopravvive dell’abside torriforme della chiesa degli Ospitalieri di San Giovanni lo ricorda.
La cappelletta della foto è stata demolita negli anni Sessanta e la targa, dicono, spostata sulla torre di guardia di fronte, io non l’ho mai vista, e quell’episodio di Santa Caterina a “Imperia” dimenticato dai più, per non dire da quasi tutti…