RassSt 💦

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𝗚enova, il Qatar e il giustizialismo a senso unico
𝗚enova, il Qatar e il giustizialismo a senso unico
20251229 . Il Giustizialismo a Senso Unico nel Conflitto Israelo-Palestinese Il 27 dicembre 2025, a Genova, alcuni cittadini palestinesi sono stati arrestati per raccolta di fondi a favore di Hamas, in un contesto politico dove il Qatar, principale finanziatore di Hamas, ha operato con il consenso di Israele e Stati Uniti. Nonostante il sostegno strategico tra Italia e Qatar, gli arresti dei palestinesi evidenziano un giustizialismo selettivo: severo con i sconfitti, assente con gli alleati. L'Italia continua a sostenere le operazioni militari israeliane, mentre le voci critiche vengono silenziate. Sono denunciati tentativi di eliminare la soggettività politica palestinese, rendendo i territori inabitabili e dipendenti. Questo giustizialismo, quindi, non affronta il problema della violenza, ma serve a mantenere l'obbedienza sotto un controllo israeliano.
𝗚enova, il Qatar e il giustizialismo a senso unico
BRIGITTE BARDOT NO VAX CONVINTA
BRIGITTE BARDOT NO VAX CONVINTA
20251229 . Brigitte Bardot, morta a 91 anni, era nota per la sua bellezza e il suo impegno animalista. Convinta No Vax, ha rifiutato i vaccini, sostenendo il diritto di gestire la propria salute. Negli ultimi anni, ha appoggiato Marine Le Pen, diventando un simbolo per i movimenti contro l'obbligo vaccinale. Le sue dichiarazioni, in contrasto con le politiche di Emmanuel Macron, l'hanno resa una figura di riferimento per chi si opponeva alla vaccinazione, dando voce a chi si sentiva emarginato. La sua eredità è oggi contesa politicamente, ma la sua posizione da cittadina libera resta centrale.
BRIGITTE BARDOT NO VAX CONVINTA
Perché la Cina ha rinunciato allo status di «Paese in via di sviluppo»?
Perché la Cina ha rinunciato allo status di «Paese in via di sviluppo»?
20251222. La Cina rinuncia allo status di paese in via di sviluppo: Implicazioni e significato La Cina ha annunciato la rinuncia ai vantaggi commerciali derivanti dal suo status di “paese in via di sviluppo”, un cambiamento accolto favorevolmente in molte capitali, ma criticato dagli Stati Uniti come tardivo. Questa decisione, comunicata dal Primo Ministro Li Qiang, segna un'importante transizione nel commercio globale, in particolare all'interno dell'OMC, dove Pechino ha beneficiato di condizioni favorevoli per sviluppare la sua economia. L'OMC ha fornito alla Cina il tempo necessario per crescere, ma ora Pechino si posiziona come leader del "Sud globale", pur mantenendo che continuerà a essere un paese in via di sviluppo. Questa mossa potrebbe influenzare le regole del commercio internazionale in un contesto di crescente protezionismo e tensioni commerciali. La Cina punta a rafforzare il multilateralismo, affrontando la pressione globale sui sistemi commerciali.
Perché la Cina ha rinunciato allo status di «Paese in via di sviluppo»?
Se le riserve auree italiane valgono 100 miliardi in più
Se le riserve auree italiane valgono 100 miliardi in più
20251229 . La Questione delle Riserve Auree Italiane e il Dibattito Politico Il dibattito sulla proprietà delle riserve auree italiane è chiuso a livello legale, ma aperto sul piano politico, soprattutto dopo il recente aumento del valore dell'oro. A fine 2024, le riserve auree della Banca d'Italia, pari a 2.452 tonnellate, potrebbero superare i 300 miliardi di euro, incrementando il dibattito politico sulla loro proprietà, riacceso dal senatore Claudio Borghi, che sostiene che appartengano al "popolo italiano". Nonostante le rivalutazioni contabili, le riserve restano sotto il controllo di Bankitalia. L’emendamento nella legge di bilancio riconosce la proprietà popolare, ma non cambia la gestione attuale. Le riserve auree potrebbero rivelarsi cruciali per l'Italia, specialmente in un contesto di rientro del debito pubblico e di discussioni future sulle regole finanziarie europee.
Se le riserve auree italiane valgono 100 miliardi in più
Una buona leadership inizia con una domanda sincera
Una buona leadership inizia con una domanda sincera
20251218 . Riflessioni sulla Leadership a Fine Anno La fine dell'anno offre l'opportunità per i dirigenti di riflettere sulla propria leadership. Una domanda fondamentale emerge: «Sono stato il leader che avrei voluto avere?». Questa riflessione va oltre l'autovalutazione tradizionale, esplorando atteggiamenti e chiarezza. Il cambio di anno permette una valutazione distaccata e tre domande possono guidare il processo: dove si è agito come esecutore anziché leader, dove sarebbe stata utile maggiore chiarezza, e quale decisione è stata rimandata. Una buona leadership inizia con la chiarezza delle aspirazioni, fondamentale per decisioni consapevoli e efficaci.
Una buona leadership inizia con una domanda sincera
IL «CONVERTITEVI!» DI DELPINI. E I RISCHI PER LA DEMOCRAZIA
IL «CONVERTITEVI!» DI DELPINI. E I RISCHI PER LA DEMOCRAZIA
20251209 . «La responsabilità personale è il fascino e il rischio della democrazia, della vita in questa terra che amiamo, della continuità di una civiltà di cui siamo fieri». In queste due righe è racchiuso il senso profondo del discorso dell’Arcivescovo alla città. I commenti degli amministratori presenti in Sant’Ambrogio, i resoconti e le riprese successive dei media han preferito sottolineare le critiche di mons. Delpini. Lo staffile del successore del Patrono ha certamente picchiato duro: «si usano le case per fare soldi»; «il privato profit fa della salute un affare»; «la Costituzione tradita» a proposito delle «pessime condizioni dei carcerati»: «il capitalismo malato»; «l’iniquità che arricchisce i ricchi e deruba i poveri»; «il denaro sporco, con il suo fetore di morte». Ma nella retorica d’un discorso la pars destruens è funzionale ai propositi riparatori. Che per l’Arcivescovo si reggono su un unico cardine: la responsabilità personale, appunto. L'Arcivescovo Delpini, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza della responsabilità personale come fulcro della democrazia e della civiltà. Sebbene i media si siano concentrati sulle sue critiche, la sua chiamata al cambiamento interiore è centrale. Richiamando Sant'Agostino, Delpini esorta i cittadini a vivere una "vita buona", che influenzi positivamente la società. Evidenzia la crisi della rappresentanza, con un elettore su tre favorevole all'autocrazia, e critica la mancanza di autocritica tra i politici. Il discorso invita a riflettere su come ciascuno possa contribuire al cambiamento, piuttosto che delegare ad altri. La responsabilità personale è vista come un mezzo per contrastare la deriva verso l'autocrazia e preservare i valori democratici.
IL «CONVERTITEVI!» DI DELPINI. E I RISCHI PER LA DEMOCRAZIA
Chi ha manifestato contro il genocidio a Gaza non deve chiedere scusa
Chi ha manifestato contro il genocidio a Gaza non deve chiedere scusa
20251229 . Anche se esistesse davvero una rete italiana di finanziamento ad Ham*s (e lo si dovrà dimostrare in tribunale, e non certo basandosi sui “dati” forniti dai servizi segreti dello Stato genocida di Israele…), davvero nessuno di coloro che hanno manifestato contro il genocidio di Gaza dovrebbe «chiedere scusa», come invece ciancia il solito funesto ciarlatano iracondo di Matteo Salvini. Quelle manifestazioni non erano per Hamas, ma per la sopravvivenza e l’autodeterminazione del popolo Palestinese (che, tra l’altro, paga tutti interi anche i danni prodotti dalle condotte criminali di Ham*s). Quando la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo specifica che l’inchiesta non toglie nulla all’enormità dei crimini del governo israeliano, sul quale pendono mandati di cattura internazionali, lo fa cercando di prevenire l’oscena, prevedibile (e puntualmente verificatasi) strumentalizzazione politica (di destra e purtroppo non solo…) degli atti (almeno in parte dovuti) della magistratura. Non è solo un problema della politica: lo spazio dedicato dai media italiani a questa inchiesta è incredibilmente sproporzionato rispetto a quello dedicato ai crimini dei vertici dello Stato di Israele, in ogni caso incomparabilmente più grandi di quelli di Hamas. E i toni sono incomparabilmente più duri: il terrorismo di Israele va benissimo, perché è fatto nel nostro interesse. I morti non sono tutti uguali, siamo ancora e sempre in piena mentalità coloniale e suprematista. Per i nostri media mainstream, i palestinesi sono umani di serie b (quando sono considerati umani…). Anche io sono stato presentato a Mohammad Hannoun, in un evento pubblico con migliaia di persone presenti: e allora? Gli attacchi a Laura Boldrini, a Francesca Albanese e ad altre personalità pubbliche che compaiono in fotografie con lui sono spregevoli e fondati sul nulla. E spesso sono scagliati da persone che si vantano dei loro ritratti in compagnia di Netanyahu (e magari di Bolsonaro, di Putin, o di Trump): i cui crimini (al contrario di quelli presunti di Hannoun) sono certi, e noti a tutti”.
Chi ha manifestato contro il genocidio a Gaza non deve chiedere scusa
Si bellum vis, para bellum
Si bellum vis, para bellum
20251229 . Secondo le dichiarazionicapo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, nei prossimi mesi gli acquisti di armi da parte del governo italiano saranno pari a circa 20 miliardi di euro, in pratica una somma analoga all'intera Legge di bilancio, a cui il generale associa un dettagliato elenco di forniture. Lo stesso generale poi si dilunga sull'importanza di un programma ampio, comprensivo di un forte reclutamento, per arginare i rischi sempre più evidenti di conflitto. In pratica, la sua sintesi è che la Difesa è la priorità assoluta, aggiungendo che Rutte e Cavo Dragone hanno fatto balenare l'ipotesi di una guerra preventiva. Ha aggiunto anche che gli aiuti militari all'Ucraina sono stati pari a circa 3,5 miliardi di euro, A questo riguardo, mentre sta per essere varato il dodicesimo pacchetto di aiuti militari, è bene ricordare che lo strumento adottato è sempre stato quello dei decreti legge varati dal governo, a partire da Draghi, e convertiti dal parlamento con una sola votazione all'anno, il cui oggetto era appunto l'autorizzazione al governo ad inviare armi, ma senza mai entrare nel merito di che tipo di armi o degli effetti economici. Una semplice conversione, di valore annuale, e quindi 12 decreti per 4 passaggi parlamentari senza mai una definizione di che tipo di armamenti. Peraltro il governo italiano, a differenza di altri paesi europei, ha introdotto il segreto di Stato su tali armamenti e quindi il Parlamento non è al corrente se non indirettamente attraverso il Copasir. Come nella prima guerra mondiale, il parlamento non ha alcuno ruolo. 🦊 Alessandro Volpi
Si bellum vis, para bellum
Western intelligence lawfare op plotted illegal sting on EU fraud office, leaks reveal
Western intelligence lawfare op plotted illegal sting on EU fraud office, leaks reveal
20251226 . Le Attività Controversie della CIJA e il Loro Impatto The Grayzone ha rivelato che la Commissione per la giustizia e la responsabilità internazionale (CIJA) ha cercato di infiltrarsi e intimidire i regolatori finanziari europei dopo essere stata accusata di corruzione. I documenti trapelati mostrano che il fondatore William Wiley ha pianificato operazioni sporche per rimuovere CIJA da una lista nera dell'UE, incluso un attacco contro un ex dipendente accusato di whistleblowing. Fondata nel 2011 da veterani dell'intelligence, CIJA ha raccolto prove di abusi in Siria, ottenendo finanziamenti dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Tuttavia, l'OLAF ha scoperto irregolarità contabili e ha chiesto indagini penali. Nonostante le accuse, CIJA ha cercato di manipolare le informazioni e intimidire funzionari dell'UE, mostrando una chiara volontà di eludere la legge per raggiungere i propri obiettivi.
Western intelligence lawfare op plotted illegal sting on EU fraud office, leaks reveal
Andrea Zohk
Andrea Zohk
A quanto pare alcune associazioni italiane hanno raccolto nel corso di 20 anni fino a 7 milioni di euro per sostenere Hamas. Orsù indigniamoci tutti in coro. Non si fa! Non si fa perché Hamas è un gruppo armato che ha commesso atti terroristici. Nel frattempo, solo dal 7 ottobre 2023 ad oggi gli Stati Uniti hanno trasferito 21 miliardi di dollari in aiuti militari ad Israele, che li ha usati per bombardare 7 paesi, aggredirli unilateralmente, commettere omicidi mirati di militari e civili, uccidere al minimo 65.000 palestinesi (di cui 18.400 bambini). Questo naturalmente non è terrorismo, è legittima difesa. Se un bambino ti guarda storto una sventagliata di Uzi è il minimo. In sostanza, se ho capito bene, 7 milioni in 20 anni per un gruppo armato a sostegno dei palestinesi è uno scandalo immorale, mentre 21 miliardi di armi in 2 anni per uno stato che ha ripetuto agito in forme terroristiche è un lodevole dettaglio. Non bisogna armare Hamas, i palestinesi devono solo porgere l'altra guancia - quando hanno la fortuna di averne ancora una - mentre i soldi si potevano raccogliere legittimamente solo per l'acquisto dei sacchi per le salme. E' davvero scandaloso che questa gente non si lasci ammazzare e imbustare in silenzio. Ma voi, sepolcri imbiancati del giornalismo e della politica, riuscite ancora a vergognarvi o dovete pagare qualcuno per farlo al vostro posto?
Andrea Zohk
Mohamed Hannoun
Mohamed Hannoun
20251227 . Nel caso dell’arresto di Mohamed Hannoun e degli altri fratelli, la tesi investigativa appare francamente grottesca. Si sostiene che il terrorismo si finanzierebbe tramite bonifici bancari ordinari, completamente tracciati, intestati a una persona pubblica, costantemente esposta, attiva da anni alla luce del sole e sottoposta a controlli continui. È una ricostruzione che fa sorridere per quanto è poco credibile. Le presunte “indagini in Palestina” non risultano tali: non emergono accertamenti autonomi, ma solo informazioni fornite da fonti israeliane, spesso non verificabili e già più volte rivelatesi false o strumentali. Su questa base si costruisce un impianto accusatorio che arriva a criminalizzare persino il sostegno umanitario, come dare da mangiare agli orfani o aiutare famiglie colpite dalla guerra. Il paradosso è evidente: mentre si partecipa politicamente e diplomaticamente a un genocidio, si criminalizza chi svolge lavoro umanitario. Chi soccorre viene trattato come un criminale, mentre chi sostiene l’oppressione viene normalizzato. Un rovesciamento morale e giuridico inquietante. Ancora più grave è il ruolo di una magistratura che, in questa vicenda, sembra oltrepassare il proprio perimetro, erigendosi a giudice della politica internazionale e improvvisandosi esperta di Medio Oriente, conflitto israelo-palestinese e diritto internazionale, sulla base di narrative politiche esterne. Il tutto si inserisce in un quadro di evidente sudditanza dell’Italia verso Israele, che compromette l’autonomia delle istituzioni e la credibilità dello Stato di diritto. Questa vicenda non riguarda solo Hannoun: riguarda lo spazio democratico, la libertà di azione umanitaria e il diritto di dissentire. La resa dei conti non sarà giudiziaria, ma storica, politica e morale. [Davide Piccardo] 🔸🔸🔸 Mohammad Hannoun è palestinese, ma ha anche la cittadinanza giordana: ha 63 anni e abita in Italia dal 1983, a Genova. È laureato in architettura. Hannoun ha documentato gli incontri con Davide Tripiedi e Marco Bella del Movimento 5 Stelle, con Matteo Orfini del Partito Democratico (PD), con Stefano Fassina di Sinistra Italiana nel 2022 e con Laura Boldrini, ex presidente della Camera e deputata del PD. Nel 2022 Hannoun ha tenuto una conferenza stampa alla Camera per presentare un report intitolato “Gerusalemme 2021, l’ebraicizzazione accende il confronto”, un incontro organizzato tra gli altri dal leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Nel 2023, sempre alla Camera, la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha permesso ad Hannoun di tenere una conferenza stampa per presentare un rapporto dell’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Mohamed Hannoun
Le trattative di pace in mano ad élites che aumentano il caos
Le trattative di pace in mano ad élites che aumentano il caos
20251227 . Situazione di Crisi in Ucraina e Medio Oriente La situazione in Ucraina e Medio Oriente è instabile, con difficoltà nel raggiungere una pace duratura. Le parole di papa Leone XIV rappresentano un riferimento per una soluzione diplomatica, mirata al cessate il fuoco. Tuttavia, l'emergere della potenza degli Stati Uniti e le tensioni interne complicano la situazione. I conflitti hanno radici profonde e il rischio è che la violenza aumenti, simbolizzata da Behemoth. In Ucraina, la necessità di evitare una crisi economica e la disgregazione dell'UE spingono verso dialoghi razionali, mentre in Gaza la politica è assente, ostacolando qualsiasi progresso.
Le trattative di pace in mano ad élites che aumentano il caos
Dal martirio alla fraternità: il Natale secondo Papa Leone XIV
Dal martirio alla fraternità: il Natale secondo Papa Leone XIV
20251226 . Messaggio di Papa Leone XIV all'Angelus di Santo Stefano Durante l'Angelus di Santo Stefano, Papa Leone XIV ha riflettuto sul martirio, la pace e la fraternità. Ha sottolineato che la speranza nasce da chi sceglie la giustizia, anche a costo di sacrifici, richiamando il significato del martirio come una "nascita al cielo". Il Pontefice ha evidenziato che la bellezza del Vangelo è spesso respinta dai potenti, ma nessuna forza può prevalere sull'opera di Dio. Ha esortato a credere nella pace, considerandola fondamentale per ogni cristiano, e ha concluso sottolineando il potere del perdono, come dimostrato da Santo Stefano.
Dal martirio alla fraternità: il Natale secondo Papa Leone XIV
Attacco statunitense colpisce una regione nigeriana dove i terroristi sono assenti da molti anni
Attacco statunitense colpisce una regione nigeriana dove i terroristi sono assenti da molti anni
20251226 . Attacco militare statunitense in Nigeria Oggi, il presidente Trump ha annunciato un attacco militare negli Stati di Sokoto, Nigeria, colpendo una regione priva di attività terroristiche da molti anni. L'obiettivo era presumibilmente la branca africana dello Stato Islamico. Residenti di Tambuwal e Jabo sono stati sorpresi dall'attacco, non avendo segnalato militanti da un decennio. Il giornalista Mahmud Jeba ha espresso incredulità sull'assenza di attacchi a Boko Haram nello Stato di Borno, dove operano dal 2009. Non ci sono notizie di vittime né tra i terroristi né tra la popolazione locale. Autorità nigeriane hanno annunciato un'operazione congiunta con l'esercito statunitense.
Attacco statunitense colpisce una regione nigeriana dove i terroristi sono assenti da molti anni
IRAN: “SIAMO IN GUERRA CONTRO ISRAELE, UE E GLI USA”
IRAN: “SIAMO IN GUERRA CONTRO ISRAELE, UE E GLI USA”
20251227 . Tensioni sul Nucleare Iraniano Il leader iraniano Masoud Pezeshkian accusa Israele, Stati Uniti e UE di un atteggiamento ostile nei confronti dell'Iran. Denuncia una guerra totale per indebolire la Repubblica Islamica e avverte che risponderà duramente a eventuali attacchi. La tensione è aumentata dopo la decisione del Consiglio di sicurezza dell'Onu di reintrodurre sanzioni a causa della non conformità dell'Iran agli accordi sul nucleare del 2015. Il governo iraniano sostiene che il suo programma nucleare è di natura civile e non rappresenta una minaccia. Tuttavia, le affermazioni non trovano consenso tra leader globali come Netanyahu e Trump.
IRAN: “SIAMO IN GUERRA CONTRO ISRAELE, UE E GLI USA”
The Trump revolution
The Trump revolution
20251225. Il ritorno al potere di Donald Trump non è semplicemente un evento politico. È un cambiamento geopolitico di proporzioni storiche. In "The Trump Revolution", Alexander Dugin analizza l'ascesa del Trumpismo 2.0 e il suo ruolo nello smantellamento dell'ordine liberal-globalista, sostituendolo con una nuova realtà: l'Ordine delle Grandi Potenze. Non si tratta della multipolarità cooperativa immaginata da Russia e Cina, ma di un mondo più duro e pragmatico in cui solo civiltà forti e veramente sovrane possono affermarsi. L'America di Trump non è più l'esecutore del globalismo, ma un impero tradizionalista in divenire, che dà priorità alla propria forza pur riconoscendo la legittimità delle altre grandi potenze. Questa trasformazione si ripercuote oltre l'America, dando nuovo slancio all'opposizione patriottica europea. Mentre le forze trumpiste sfidano l'élite radicata di Washington, i conservatori europei si radunano sotto la bandiera MEGA (Make Europe Great Again), respingendo l'establishment di sinistra che ha distrutto le loro nazioni. Dugin ripercorre come trumpismo, tecnologia e realpolitik convergano per forgiare questo nuovo mondo. Dalle battaglie ideologiche interne all'America al crollo del vecchio ordine atlantista, "La Rivoluzione Trump" è la guida definitiva alle battaglie future e al grande riallineamento che plasmerà il XXI secolo. L'evoluzione della strategia MAGA di Trump. Alessandro Dugin analizza nel suo libro "La rivoluzione di Trump" l'emergere e l'evoluzione del movimento MAGA durante la presidenza di Trump. Inizialmente, Dugin vedeva MAGA come un'opportunità di rivoluzione conservatrice capace di cambiare l'ordine mondiale. Tuttavia, con il passare del tempo, Trump ha iniziato a deviare da queste promesse, mostrando un'inaspettata alleanza con Israele e neoconservatori, generando divisioni all'interno del movimento. Dugin evidenzia il ritorno di Trump verso strategie più allineate con la sua visione originale, specialmente in relazione alla nuova strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che abbandona il globalismo. Nonostante le incertezze sul futuro, Dugin sottolinea l'importanza di mantenere la propria sovranità geopolitica, poiché il contesto multipolare attuale potrebbe favorire la Russia. L'evoluzione della strategia MAGA di Trump Alessandro Dugin analizza nel suo libro "La rivoluzione di Trump" l'emergere e l'evoluzione del movimento MAGA durante la presidenza di Trump. Inizialmente, Dugin vedeva MAGA come un'opportunità di rivoluzione conservatrice capace di cambiare l'ordine mondiale. Tuttavia, con il passare del tempo, Trump ha iniziato a deviare da queste promesse, mostrando un'inaspettata alleanza con Israele e neoconservatori, generando divisioni all'interno del movimento. Dugin evidenzia il ritorno di Trump verso strategie più allineate con la sua visione originale, specialmente in relazione alla nuova strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che abbandona il globalismo. Nonostante le incertezze sul futuro, Dugin sottolinea l'importanza di mantenere la propria sovranità geopolitica, poiché il contesto multipolare attuale potrebbe favorire la Russia. 💯 GdL Il Volatore della Noosfera
The Trump revolution
Una UE erìstica: la storiografia come arma nella lotta geopolitica? - Geopolitica.info
Una UE erìstica: la storiografia come arma nella lotta geopolitica? - Geopolitica.info
20251003 . La Risoluzione 2819 del Parlamento europeo, adottata il 19 settembre 2019, affronta la memoria storica sul totalitarismo e il Patto Ribbentrop-Molotov, invitando Mosca a confrontarsi con il proprio passato. Tuttavia, il documento sembra avere un intento propagandistico, senza esaurire le complesse dinamiche della Seconda guerra mondiale. Viene evidenziato il ruolo delle potenze occidentali e della diplomazia sovietica, sottolineando come le interazioni tra nazionalsocialismo e marxismo-leninismo coinvolgessero anche la Gran Bretagna. La Risoluzione manifesta preoccupazione per la distorsione dei fatti storici da parte della Russia e appare come uno strumento di propaganda nelle attuali tensioni geopolitiche, contribuendo al dibattito sulla natura dell'ordine internazionale e segnando un ritorno alla Guerra Fredda.
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Solita storia
Solita storia
Le autorità Estoni hanno rivelato che il drone kamikaze, caduto e esploso nel Paese il 24 agosto 2025, proveniva dall'Ucraina. Lo riferisce la radio-televisione di Stato della repubblica baltica. L'indagine è quindi stata sospesa: Tallinn non può chiedere assistenza a Mosca a causa delle sanzioni, e non può protestare con Kiev.
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Fine dello stato di diritto.
Fine dello stato di diritto.
20251225 . Caso Baud, l’Ue cancella anche lo stato di diritto di Francesco Sylos Labini Nelle democrazie costituzionali, come l’Italia, vige un principio fondamentale: nessuno può essere punito o privato dei propri diritti senza una decisione di un giudice, pronunciata in seguito a un giusto processo. Questo è garantito dagli articoli 24 e 25 della Costituzione italiana, nonché dall’articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Fin da piccoli ci è stato insegnato che la democrazia liberale si fonda sulla separazione dei poteri – esecutivo, legislativo e giudiziario – sulla tutela delle minoranze contro l’arbitrio della maggioranza, sul pluralismo politico e sul pieno rispetto delle libertà individuali e collettive, a partire da quella di espressione. Una democrazia costituzionale non può esistere senza Stato di diritto, cioè senza il principio per cui tutti, cittadini e istituzioni, sono soggetti alla legge che dev’essere chiara, accessibile, prevedibile e applicata in modo imparziale da un potere giudiziario indipendente. Per questo motivo, lo Stato di diritto dovrebbe costituire un pilastro essenziale dell’Unione europea, fondamento del suo funzionamento democratico e garanzia concreta dei valori di giustizia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani. La vicenda delle sanzioni contro Jacques Baud, ex colonnello dei servizi segreti svizzeri, evidenzia con chiarezza il cedimento dell’architettura dello Stato di diritto in ambito europeo. La Commissione europea lo ha inserito in una lista di sanzioni individuali senza alcuna accusa formale, senza processo, senza possibilità di difesa. Una decisione in aperta violazione dei principi fondamentali che dovrebbero garantire ogni ordinamento democratico. Il motivo è di aver espresso opinioni critiche sulla Nato e sulla guerra in Ucraina, citando – tra l’altro – una dichiarazione del 2019 di un funzionario ucraino. In sostanza, è accusato di “propaganda filorussa”. Leggendo i suoi libri non solo ho trovato un’analisi informata e rigorosa dei conflitti in corso, ma ho anche compreso il senso più profondo del lavoro di intelligence: un’attenta analisi delle fonti, dei fatti, e delle loro conseguenze strategiche. Le lezioni sono semplici ma essenziali: per risolvere un conflitto occorre comprenderne le cause profonde, e trovare una strada in cui le ragioni di entrambe le parti vengano riconosciute e affrontate. Esattamente ciò che si è cercato in ogni modo di evitare nel conflitto russo-ucraino. Nel caso Baud non c’è stata alcuna accusa legale di violazione di una legge specifica, nessun giudice, nessun processo, nessun diritto alla difesa, nessuna trasparenza. Ventisette ministri europei, o loro delegati, hanno votato a porte chiuse a Bruxelles per annientare la vita di una persona colpevole solo di aver espresso opinioni sgradite. Baud risiede attualmente a Bruxelles, ma non può rientrare in Svizzera, non ha accesso ai propri conti bancari, non può acquistare cibo o medicine, né ricevere assistenza da terzi: anche se l’accesso ai beni di prima necessità sarebbe un diritto umano fondamentale in questo caso è negato. Una simile punizione non esiste in nessun ordinamento democratico: si tratta di un atto politico arbitrario, privo di ogni garanzia, che ha cancellato da un giorno all’altro ogni possibilità di sostentamento per una persona. Stabilire se un cittadino ha commesso un reato e comminare una pena è responsabilità esclusiva del potere giudiziario, che deve agire in modo indipendente e secondo la legge. Non dell’esecutivo. E tanto meno sulla base delle sue opinioni personali dato che nessuna legge vigente sembra essere stata violata. Persino Mussolini, pur nel pieno del suo autoritarismo, si preoccupò di istituire “tribunali speciali” per dare almeno una parvenza di legalità alle sue repressioni. Oggi l’Ue nemmeno finge: le sanzioni vengono comminate per via esecutiva, senza alcun controllo giudiziario. Il caso Baud rappresenta dunque un pericoloso spartiacque. Non solo per il trattamento riservato a un singolo individuo, ma per ciò che implica sul piano dei principi. Segna un cambio radicale nell’approccio dell’Ue verso il dissenso e la libertà di espressione, e soprattutto sancisce la dissoluzione dello Stato di diritto, uno dei pilastri su cui si fondava il progetto europeo. E quando la separazione dei poteri viene meno, e l’esecutivo si arroga il diritto di punire individui senza processo, non siamo più di fronte a una democrazia liberale, ma stiamo scivolando verso un regime autoritario centralizzato. Un sistema in cui sopravvivono solo elementi formali di democrazia, ma in cui manca il reale pluralismo politico, le libertà civili sono compresse, e il potere si concentra nelle mani di un’élite non direttamente legittimata dal voto. In un simile contesto, la paura delle idee non è solo un cattivo segnale: è l’indicatore più chiaro della fine del confronto democratico.
Fine dello stato di diritto.
La Germania in bilico tra riarmo e pacifismo
La Germania in bilico tra riarmo e pacifismo
20251216 . Riforma del Servizio Militare e Riarmo in Germania Il parlamento tedesco ha approvato una nuova legge sul servizio militare, introducendo visite mediche obbligatorie per i giovani nati dal 2008, mentre le donne non saranno obbligate a partecipare. Il servizio militare rimane volontario, con incentivi economici per chi si arruola. La Germania prevede investimenti massicci per il riarmo, stimati in 377 miliardi di euro, suscitando preoccupazioni in Europa. Le recenti manifestazioni studentesche contro la legge e il riarmo evidenziano il malcontento, mentre i centri per l'obiezione di coscienza vedono un aumento di richieste da parte dei giovani. Si sta valutando la reintroduzione del servizio civile. Critiche giungono da pacifisti, sostenendo che l'approccio militare sia errato e sia necessario un dialogo per la pace, specialmente per la situazione in Ucraina.
La Germania in bilico tra riarmo e pacifismo
Così l’intelligenza artificiale può rendere visibile il bene
Così l’intelligenza artificiale può rendere visibile il bene
20251225 . L'Importanza di un Algoritmo della Bontà Viviamo in un ecosistema informativo dominato dalla paura, dove i media amplificano notizie negative a scapito di storie di solidarietà e cooperazione, generando un clima di sfiducia. Tuttavia, esiste un’Italia di persone che si prendono cura degli altri, volontariato e iniziative locali che raramente ricevono visibilità. Si propone l'idea di un "algoritmo della bontà", un'intelligenza artificiale che possa evidenziare queste storie positive, incoraggiando la condivisione di iniziative virtuose e opportunità di volontariato. Tale tecnologia potrebbe educare e connettere le persone, trasformando il racconto della realtà e promuovendo una società più solidale e consapevole. Scegliere di valorizzare il bene è fondamentale per una comunità coesa e speranzosa.
Così l’intelligenza artificiale può rendere visibile il bene
Gli F-35 Usa alla Turchia e i venti di guerra tra Ankara e Israele
Gli F-35 Usa alla Turchia e i venti di guerra tra Ankara e Israele
20251226 . La Rivalità Turco-Israeliana e il Rischio degli F-35 Amit Segal, commentatore israeliano, avverte che la vendita di F-35 agli Stati Uniti alla Turchia potrebbe condurre a un conflitto con Israele. Egli critica le ambizioni militari di Erdogan, accusando Ankara di sostenere terroristi e destabilizzare la regione. Sebbene Israele non sia preoccupato per la vendita a Riyad, teme che i caccia turchi siano destinati a un futuro scontro con Tel Aviv. La rivalità tra Turchia e Israele è complessa e radicata in interessi geopolitici divergenti, accentuati dalla guerra di Gaza e dall'indebolimento dell'Iran. Segal teme che la cessione degli F-35 comprometterebbe il vantaggio militare di Israele. La Turchia sta potenziando le sue forze armate e cerca di affermarsi come alleato strategico per gli USA, minacciando la posizione speciale di Israele nella regione.
Gli F-35 Usa alla Turchia e i venti di guerra tra Ankara e Israele
Nasce il qualunquismo di Giannini
Nasce il qualunquismo di Giannini
20251227 . Mercoledì 27 dicembre 1944, Guglielmo Giannini fonda il settimanale "L'Uomo Qualunque", esprimendo il malcontento per la situazione post-bellica in Italia. Il qualunquismo, ideologia da lui proposta, sostiene che i politici siano tutti uguali e che il Paese necessiti di buoni amministratori piuttosto che di politici "sfruttatori". Il movimento, caratterizzato da satira e insulti, si trasforma in partito nel 1946, eleggendo 30 deputati all'Assemblea Costituente. Tuttavia, la mancanza di struttura interna e le epurazioni portano al suo rapido declino, culminando nella chiusura nel 1949.
Nasce il qualunquismo di Giannini
Petrolio, pirateria e altri capricci di Trump
Petrolio, pirateria e altri capricci di Trump
20251218 . Aggressione USA e Risorse Venezuelane L'interesse degli USA per il petrolio venezuelano è evidente, mascherato da una guerra contro il narcotraffico. Trump ha annunciato un blocco totale delle petroliere venezuelane, minacciando il Paese di conseguenze severe. Il governo bolivariano considera queste azioni una grave violazione dei diritti sovrani e del diritto internazionale. Trump accusa Maduro di inviare criminali negli USA e ha messo una taglia sulla sua testa. La strategia mira a destabilizzare il Venezuela e le nazioni della regione che resistono all'intervento statunitense, utilizzando anche calunnie e aggressioni militari.
Petrolio, pirateria e altri capricci di Trump
Sognare è la cosa che una persona può fare ma due no
Sognare è la cosa che una persona può fare ma due no
20251219 . L'arte del sogno nel cinema cinese contemporaneo Durante il 46º Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano, il film cinese "Resurrezione" solleva interrogativi sulla capacità umana di sognare. Il protagonista e una bambina esplorano il significato di questa capacità, in un'opera che si distingue per la sua narrazione innovativa e per la fusione di stili cinematografici. La produzione, diretta da Bi Gan, affronta temi esistenziali attraverso sei storie che mescolano elementi di cinema muto e moderno, creando un viaggio sensoriale unico. La Cina, con la sua crescente industria cinematografica, ha mostrato un forte impegno in opere che riflettono la cultura e le aspirazioni del popolo, contribuendo a un dialogo culturale globale. Il festival ha anche presentato altri lavori cinesi significativi, evidenziando il dinamico panorama del cinema nel gigante asiatico.
Sognare è la cosa che una persona può fare ma due no
Ministero della Difesa: la Cina non partecipa ad alcuna corsa agli armamenti nucleari
Ministero della Difesa: la Cina non partecipa ad alcuna corsa agli armamenti nucleari
20251225 . Conferenza Stampa del Ministero della Difesa Cinese Il 25 dicembre, il colonnello Zhang Xiaogang ha risposto a domande sulla presunta dispersione di missili balistici intercontinentali da parte della Cina. Ha sottolineato che gli Stati Uniti possiedono il più grande arsenale nucleare e una politica di deterrenza basata sul primo uso. Zhang ha accusato gli USA di cercare pretesti per espandere le proprie forze nucleari, enfatizzando la “minaccia nucleare cinese”. Ha ribadito che la Cina adotta una politica di non primo utilizzo delle armi nucleari e mantiene una strategia di autodifesa, limitando le proprie capacità nucleari al minimo necessario per la sicurezza nazionale.
Ministero della Difesa: la Cina non partecipa ad alcuna corsa agli armamenti nucleari
Buon Natale da PPP
Buon Natale da PPP
"Siamo arrivati all'insopportabile Natale. Non ho niente da aggiungere a quanto dicevo un anno fa, qui, contro questa festa stupida e irreligiosa. Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali! Tanti auguri a chi morirà di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà o accoltellerà chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua santa Seicento! Tanti auguri a chi crederà sul serio che l'orgasmo che I' agiterà - l'ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore - sia segno di festa e di gioia! Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono); è vero che ci sono in libertà tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l'anno (tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso). Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori della società. Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante." Pier Paolo #Pasolini 📚 Tanti auguri!, 1970, Da "Il caos" sul "Tempo" 1970 in "Saggi sulla politica e sulla società", di P.P. Pasolini, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, Mondadori, Milano, 1999, p.1272.
Buon Natale da PPP
1974 . La conferenza a Losanna che ha cambiato il mondo evangelicale
1974 . La conferenza a Losanna che ha cambiato il mondo evangelicale
20251225 . Nel 1974, il Congresso di Losanna ha unito leader delle chiese evangelicali di 150 paesi, sfidando l'egemonia del Nord e ridefinendo il cristianesimo in America Latina, Africa e Asia. Il Patto di Losanna emerso dall'incontro ha cercato di integrare evangelizzazione e responsabilità sociale, dando vita alla Missione integrale, influenzata da teologi latinoamericani come René Padilla e Samuel Escobar. Questa visione ha generato divisioni, con una parte degli evangelicali che sostiene l'impegno sociale e un'altra che rimane ancorata alla conversione individuale. Nonostante l'apertura di Losanna, i congressi successivi hanno visto un ritorno a temi più tradizionali, evidenziando il continuo dibattito su fede e responsabilità sociale all'interno del cristianesimo globale.
1974 . La conferenza a Losanna che ha cambiato il mondo evangelicale
CEO di Rosatom: la centrale nucleare di Zaporizhzhia è e rimarrà controllata solo dalla Russia
CEO di Rosatom: la centrale nucleare di Zaporizhzhia è e rimarrà controllata solo dalla Russia
20251225 . Controllo della Centrale Nucleare di Zaporizhia La centrale nucleare di Zaporizhia rimarrà sotto il controllo russo, senza negoziati per una gestione congiunta con Ucraina o Stati Uniti. Rosatom, rappresentato da Alexey Likhachev, afferma che solo la propria organizzazione può gestire la centrale, in conformità con la legge russa. In futuro, la Russia potrebbe fornire elettricità all'Ucraina, a seconda degli accordi. Likhachev ha confermato che Rosatom ha ricevuto la licenza per gestire la centrale, il cui avvio dipenderà dalla situazione geopolitica. L'Ucraina richiede il ritorno della centrale sotto il proprio controllo come condizione per un accordo di pace.
CEO di Rosatom: la centrale nucleare di Zaporizhzhia è e rimarrà controllata solo dalla Russia