Samantha Cristoforetti si dimette dalle Forze Armate Italiane
20250500 . Le recenti dimissioni di Samantha Cristoforetti dalle Forze Armate italiane sono passate quasi inosservate, nonostante il grande rilievo della figura in questione. Ufficialmente, la decisione è stata attribuita a motivazioni personali, ma un'analisi più approfondita suggerisce che dietro questa scelta si nascondano dinamiche che riflettono alcune caratteristiche peculiari del sistema italiano.
Samantha Cristoforetti, astronauta di fama mondiale e simbolo della scienza italiana, rappresenta un esempio straordinario di eccellenza. Laureata con due titoli accademici honoris causa, insignita delle onorificenze di Cavaliere e Commendatore, ex pilota di caccia e ambasciatrice UNICEF, ha raggiunto traguardi straordinari nel corso della sua carriera. Dopo aver superato una selezione estremamente competitiva tra 8.500 candidati, è entrata a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), stabilendo il record europeo femminile di permanenza in orbita con 199 giorni consecutivi. Poliglotta certificata in cinque lingue, ufficiale medico e autrice di opere di divulgazione scientifica in tre lingue diverse, la Cristoforetti è una figura che incarna il merito e la dedizione.
Nonostante i suoi successi, sembra che in Italia siano emerse dinamiche che hanno portato a una valorizzazione insufficiente del suo contributo. Secondo indiscrezioni, le dimissioni della Cristoforetti potrebbero essere legate a episodi che evidenziano un sistema poco meritocratico. Si fa riferimento, ad esempio, alla promozione di un altro astronauta italiano a un grado militare superiore al suo, nonostante quest’ultimo non abbia superato i test previsti né abbia mai partecipato a missioni spaziali. Tale figura avrebbe ricevuto ingenti investimenti pubblici per una formazione multimilionaria e si starebbe ora cercando di garantirgli un volo nello spazio attraverso una missione russa, finanziata dallo Stato con un costo stimato di 60 milioni di euro.
Di fronte a questa situazione, Samantha Cristoforetti ha scelto di fare un passo indietro con la consueta eleganza che la contraddistingue. Continuerà a collaborare con l’ESA, ma senza rappresentare ufficialmente l’Italia. Inoltre, il suo crescente successo in Cina, dove è nota per i suoi programmi di divulgazione scientifica condotti direttamente in cinese, potrebbe aprirle nuove opportunità di missioni spaziali sotto altre bandiere.
Questo episodio solleva interrogativi importanti sul riconoscimento dei talenti e sull’efficienza del sistema italiano nel valorizzare le sue eccellenze. Non è la prima volta che emergono episodi che mettono in discussione le scelte istituzionali: basti ricordare il caso del portavoce dell’Agenzia Spaziale Italiana nominato alcuni anni fa tra i ranghi della politica, senza alcuna esperienza nel settore, con conseguenze imbarazzanti per la credibilità dell’ente a livello internazionale.
Le dimissioni di Samantha Cristoforetti rappresentano un’occasione per riflettere sul valore delle competenze e sull’importanza di garantire un sistema meritocratico che sappia riconoscere e sostenere i talenti italiani. In un contesto globale sempre più competitivo, perdere figure come la Cristoforetti significa rinunciare a un patrimonio di eccellenza che potrebbe continuare a portare prestigio al nostro Paese.
Consiglio ai giovani: scappate dall'Italia; se proprio non volete andarvene e volete fare carriera non perdete tempo a studiare; se proprio volete studiare imparate a rubare o a leccare il culo.