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Nuclear risks grow as new arms race looms
Nuclear risks grow as new arms race looms
20250616 . L'Annuario SIPRI 2025 rivela una preoccupante tendenza all'emergere di una corsa agli armamenti nucleari, in un contesto di regimi di controllo degli armamenti indeboliti. La modernizzazione nucleare è in corso in tutti i nove stati nucleari, con arsenali globali stimati in 12.241 testate entro gennaio 2025. Stati Uniti e Russia ne detengono circa il 90%, mentre la Cina sta rapidamente espandendo il proprio arsenale. Il SIPRI mette in guardia dall'escalation delle tensioni e dal rischio di crisi nucleari, in particolare tra India e Pakistan, con incomprensioni che potrebbero portare a esiti catastrofici. Il rapporto evidenzia che l'attuale quadro di controllo degli armamenti è in crisi, senza progressi nel rinnovo di trattati chiave come il New START. I progressi tecnologici, tra cui l'intelligenza artificiale e le capacità informatiche, introducono nuove complessità nelle dinamiche nucleari, aumentando l'instabilità. L'Annuario sottolinea che le armi nucleari non garantiscono la sicurezza, come dimostrano gli attuali conflitti geopolitici.
Nuclear risks grow as new arms race looms
Iran, Israele brucia il petrolio. Bombe sui terminal del Golfo
Iran, Israele brucia il petrolio. Bombe sui terminal del Golfo
20250615 . Ramat Gan, sobborgo di Tel Aviv, è stato colpito da raid iraniani, evidenziando le fragilità delle leadership di Israele e Iran. Netanyahu affronta contestazioni interne e un'economia in crisi, mentre Teheran fatica a contenere le proteste in seguito alla repressione. Dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, l'Iran ha perso il controllo sui suoi gruppi armati. Israele ha intensificato gli attacchi contro le strutture nucleari iraniane e ha recentemente colpito impianti strategici di gas e petrolio, sfidando le linee rosse americane. La risposta iraniana potrebbe includere la chiusura dello stretto di Hormuz, provocando potenziali crisi energetiche globali. Nel contesto, l'Arabia Saudita resta silenziosa, mentre Trump cerca di mantenere relazioni diplomatiche, nonostante le tensioni. La situazione resta instabile, con ripercussioni potenzialmente devastanti per la regione.
Iran, Israele brucia il petrolio. Bombe sui terminal del Golfo
Ue all'Italia: "Sistema poco sviluppato, pensare incentivi"
Ue all'Italia: "Sistema poco sviluppato, pensare incentivi"
2050615 . L'Italia è in ritardo nell'adozione delle tecnologie digitali, secondo la relazione della Commissione europea sul decennio digitale. L'ecosistema delle start-up è poco sviluppato e solo l'8,2% delle imprese utilizza l'intelligenza artificiale. La Commissione invita il governo a promuovere l'innovazione e incentivare settori strategici. Inoltre, si richiede un potenziamento dell'istruzione digitale, poiché solo il 45,8% della popolazione ha competenze digitali di base. Si esorta infine a investire nella riqualificazione dei lavoratori per affrontare le lacune nel sapere tecnologico e migliorare la competitività del Paese
Ue all'Italia: "Sistema poco sviluppato, pensare incentivi"
Quasi un quinto delle emissioni globali di CO2 è finanziato da miliardi di euro di investimenti europei “ecosostenibili”
Quasi un quinto delle emissioni globali di CO2 è finanziato da miliardi di euro di investimenti europei “ecosostenibili”
20250614 . Nel 2024, oltre 33 miliardi di dollari sono stati investiti in società petrolifere da banche e gestori patrimoniali, nonostante queste aziende rappresentino il 18% delle emissioni globali di gas serra. Questi investimenti, etichettati come "green", provengono da giganti come JP Morgan e BlackRock, e sono classificati secondo il Regolamento europeo Sfdr. L'inchiesta ha rivelato che le prime dieci istituzioni finanziarie detengono 12,6 miliardi di dollari in fondi collegati a combustibili fossili. Gli investitori giustificano tali scelte con un "impegno positivo", ma senza obbligo di trasparenza. Nonostante tentativi di riforma, il greenwashing persiste e le nuove linee guida dell'Esma non sono sufficienti a prevenire investimenti dannosi per l'ambiente.
Quasi un quinto delle emissioni globali di CO2 è finanziato da miliardi di euro di investimenti europei “ecosostenibili”
Fondi “verdi” di J.P. Morgan finanziano il gigante del carbone Glencore
Fondi “verdi” di J.P. Morgan finanziano il gigante del carbone Glencore
20250614 . Un'inchiesta rivela che i fondi "verdi" di J.P. Morgan finanziano le attività estrattive della Glencore in Sudafrica, nonostante le accuse di inquinamento delle acque e violazioni dei diritti umani. Mariette Liefferink, attivista per l'ambiente, ha denunciato la situazione a Chuka Umunna, senza ricevere risposta. Glencore, uno dei maggiori emettitori di CO2, ha ricevuto ingenti investimenti attraverso fondi ESG, nonostante il suo impatto negativo sull'ambiente. Le miniere di carbone hanno causato una crisi idrica che colpisce oltre 4,2 milioni di persone nella regione del Mpumalanga. J.P. Morgan non considera prioritario il problema dell'inquinamento idrico, continuando a promuovere i suoi fondi come sostenibili, mentre gli effetti devastanti delle sue scelte rimangono invisibili.
Fondi “verdi” di J.P. Morgan finanziano il gigante del carbone Glencore
DISFORIA DAL MONDO REALE
DISFORIA DAL MONDO REALE
20250614 . Il concetto di "disforia" emerge nel contesto politico attuale, evidenziando la disconnessione tra discorso pubblico e realtà. Un gruppo pacifista nel Pinerolese si oppone al riarmo europeo, ma riproduce il linguaggio dominato dai media globalisti, denunciando come "estrema destra" chi in Germania si oppone alla militarizzazione. Questo riflette una sterile protesta che risulta funzionale al sistema criticato. A livello globale, la campagna di disinformazione è evidente anche nelle proteste a Los Angeles contro l'espulsione di clandestini, dove la violenza è negata dai media. Infine, la NATO, in vista di un incontro, ignora il tema dell'Ucraina e della Russia, evidenziando una completa dissociazione dalla realtà, mentre l'informazione sostiene una narrativa bellicosa.
DISFORIA DAL MONDO REALE
Centrali sotterranee e uranio. Ma l'Iran la bomba atomica non ce l'ha
Centrali sotterranee e uranio. Ma l'Iran la bomba atomica non ce l'ha
20250614 . Il programma nucleare iraniano iniziò negli anni Sessanta con il supporto degli Stati Uniti. Nel 1975, l’Iran avviò la costruzione della centrale di Bushehr con la Germania Ovest, ma la rivoluzione islamica e la guerra con l’Iraq interruppero il programma. Negli anni Novanta, riprese con l’aiuto di Russia e Cina. Il reattore di Bushehr entrò in rete nel 2011, mentre l'Iran sviluppava un programma militare nucleare segreto. Nonostante gli accordi del Jcpoa, l'Iran continuò a perseguire la proliferazione militare, portando alla scoperta di siti non dichiarati e alla rivelazione di violazioni da parte degli ayatollah.
Centrali sotterranee e uranio. Ma l'Iran la bomba atomica non ce l'ha
Iran
Iran
20250614 . Israele possiede un arsenale nucleare sofisticato e non controllato a livello internazionale, non avendo firmato il Trattato di Non Proliferazione. L'Iran, che secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica non ha armi nucleari e accetta ispezioni, è visto come una minaccia. L'Iran, una nazione ricca di storia e cultura, è caratterizzato da una complessa rete di dinamiche politiche, economiche e religiose che hanno plasmato il suo ruolo sulla scena internazionale. La maggior parte della popolazione iraniana professa lo sciismo, una delle principali correnti dell'Islam, introdotta nell'antica Persia durante l'invasione araba del VII secolo. Tuttavia, questa forma di Islam è stata spesso oggetto di critiche da parte di alcuni gruppi sunniti estremisti, come Osama bin Laden, che la considerano una forma di apostasia. Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, l'Iran ha vissuto un tentativo significativo di democratizzazione sotto la guida di Mohammad Mosaddeq. Mosaddeq cercò di nazionalizzare l'industria petrolifera del paese, fino ad allora controllata dal momopolio britannico dalla compagnia petrolifera anglo-iraniana. Questa decisione lo rese un eroe nazionale, ma provocò anche la sua caduta. Nel 1953, con la collaborazione tra il Regno Unito e la CIA statunitense, Mosaddeq fu deposto, aprendo la strada al governo autoritario di Mohammad Reza Shah Pahlavi. Il regime dello Shah, strettamente legato agli Stati Uniti, fu caratterizzato da una crescente repressione che culminò nella Rivoluzione Islamica del 1979. La rivoluzione portò all'istituzione di un governo teocratico ostile agli Stati Uniti. Uno degli episodi più drammatici di questo periodo fu la crisi degli ostaggi presso l'ambasciata statunitense a Teheran, dove 66 cittadini americani furono tenuti prigionieri per oltre 14 mesi. Questo evento contribuì a deteriorare ulteriormente le relazioni tra Washington e Teheran. Da allora, gli Stati Uniti hanno adottato diverse strategie per indebolire l'Iran, tra cui il sostegno a gruppi controrivoluzionari, l'imposizione di sanzioni economiche e il tentativo di ostacolare lo sviluppo delle infrastrutture energetiche iraniane. Durante la guerra Iran-Iraq (1980-1988), gli Stati Uniti fornirono supporto al regime di Saddam Hussein contro l'Iran. La pressione americana si intensificò ulteriormente sotto la presidenza di George W. Bush, che incluse l'Iran nell'"asse del male" insieme a Iraq e Corea del Nord. Bush accusò l'Iran di essere il principale sponsor statale del terrorismo globale e alimentò sospetti sul programma nucleare iraniano. L'Iran possiede circa 125 miliardi di barili di riserve petrolifere comprovate, rappresentando circa un decimo delle riserve mondiali. L'estrazione e la lavorazione del petrolio costituiscono il fulcro dell'economia iraniana, con le esportazioni di petrolio che generano circa l'80% degli utili totali delle esportazioni e forniscono il 40-50% delle entrate governative. Proprio questa abbondanza di risorse naturali ha contribuito a sollevare preoccupazioni riguardo alla capacità attuativa del programma nucleare iraniano. Nonostante le dichiarazioni ufficiali del governo iraniano in merito alla natura pacifica del proprio programma nucleare, molti paesi rimangono scettici. Dal punto di vista iraniano, il possesso di una deterrenza nucleare rappresenta non solo una misura di sicurezza contro possibili attacchi – considerando la presenza delle truppe americane nei paesi vicini e della capacità offensiva israeliana – ma anche un mezzo per accrescere il proprio. In risposta a queste preoccupazioni, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha emesso diverse risoluzioni esortando l'Iran a sospendere l'arricchimento dell'uranio. Le tensioni rimangono alte e il futuro delle relazioni tra l'Iran, comunità internazionale e realtà ostili è sempre più incerto. Poco prima di adesso. Il 21 gennaio 2021, Jen Psaki dichiarò che gli Usa vogliono aumentare i vincoli nucleari all'Iran, costringendolo a limitazioni tali da rendere impraticabile anche il nucleare civile. Israele, già da allora, considerava il programma nucleare iraniano una minaccia concreta. Netanyahu ha più volte minacciato di colpire i siti nucleari iraniani qualora gli Stati Uniti avessero optato per ripercorrere la strada degli accordi diplomatici. Anche con l'amministrazione Biden, le probabilità di un attacco militare statunitense all'Iran sono rimaste basse, ma Israele ha sempre dichiarato che avrebbe potuto agire autonomamente in caso di una minaccia nucleare imminente. Gli Stati Uniti mirano a costruire un'ampia coalizione anti-iraniana, al fine di favorire una controrivoluzione che riallinei il paese agli interessi occidentali, in particolare di USA, Regno Unito e Francia, i quali intendono riappropriarsi delle ingenti risorse del paese e inserire un importante cuneo nel cuore dell'Asia. Per questo motivo, il governo iraniano, a seguito dell'attacco israeliano, ha lanciato minacce a USA, Regno Unito e Francia. Israele pensa a sé, gli USA e i suoi alleati pensano a sé, l'Iran pensa a sé... e tutti e tre hanno ragione.
Iran
Ayatollah Khamenei: Israel today sealed a bitter and painful destiny for itself
Ayatollah Khamenei: Israel today sealed a bitter and painful destiny for itself
20250613 . Il leader della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, afferma che il regime israeliano ha segnato un destino "amaro e doloroso" per sé con i bombardamenti notturni in Iran. In un messaggio al popolo, Khamenei avverte che il regime sionista deve aspettarsi un duro castigo per i suoi attacchi ai centri abitati. Alcuni comandanti e scienziati sono stati assassinati negli attacchi, ma i loro successori continueranno il lavoro. Il leader sottolinea che le Forze Armate della Repubblica Islamica non lasceranno andare Israele e che il regime vedrà realizzato il suo destino amaro. Gli attacchi militari israeliani hanno avuto luogo a Teheran e in altre città, causando danni a edifici residenziali e vittime tra donne e bambini.
Ayatollah Khamenei: Israel today sealed a bitter and painful destiny for itself
Ponte sullo stretto, Salvini vuole solo la sua antimafia
Ponte sullo stretto, Salvini vuole solo la sua antimafia
20250625 . Ill Governo ha approvato il decreto relativo allo stretto, ma all'interno del decreto infrastrutture è stata inserita una norma che mirava a evitare i “fastidiosi” controlli giudiziari sugli appalti. Questa norma, sostenuta da Salvini, prevedeva una deroga al codice antimafia, accentrando i controlli sui proficui lavori dello stretto al Ministero degli Interni, il che significa niente controlli antimafia... Inoltre, questo piccolo dettaglio non era contenuto nel testo inviato precedentemente al Quirinale, ma è emerso solo durante il Consiglio dei ministri. Ciò significa che tali regole non erano incluse nelle usuali interlocuzioni che precedono l'approvazione di un decreto. Il Presidente della Repubblica ha informato tutti riguardo a quello che il Governo voleva fare, senza comunicarlo praticamente a nessuno. La parola chiave era “deroga”: la procedura speciale proposta consentiva di derogare a norme del Codice antimafia, deroghe non permesse dalle leggi ordinarie per opere strategiche di interesse nazionale. In sostanza, il risultato paradossale era che si sarebbe indebolita la vigilanza antimafia su un’opera come il Ponte. Salvini attraverso un comunicato del ministero, ha lasciato intendere che la questione non è ancora conclusa. Fonti della Lega hanno dichiarato di non avere intenzione di fare un passo indietro: la norma "incriminata" sarà ripresentata in Parlamento sotto forma di emendamento. Vi terrò informati su questa norma che, come molte altre provenienti dalla stessa fonte, mi sembra del tutto discutibile.
Ponte sullo stretto, Salvini vuole solo la sua antimafia
Statement on the situation in Iran | IAEA
Statement on the situation in Iran | IAEA
20250613 . Questa mattina, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) è stata informata di operazioni militari da parte di Israele che coinvolgono attacchi a strutture nucleari in Iran. L'IAEA sta contattando le autorità iraniane per valutare l'impatto sugli impianti nucleari. Finora, il sito di arricchimento di Natanz è stato colpito, ma non ci sono livelli di radiazione elevati, mentre Esfahan e Fordow non sono stati interessati. L'IAEA esprime forte preoccupazione per tali attacchi, sottolineando che rappresentano una violazione del diritto internazionale e possono minacciare la sicurezza nucleare e la pace regionale. L'agenzia richiama l'attenzione su risoluzioni precedenti che condannano gli attacchi a strutture nucleari e invita tutte le parti a esercitare moderazione per evitare un'ulteriore escalation. L'IAEA rimane pronta a offrire assistenza tecnica e a proteggere l'uso pacifico della tecnologia nucleare. La situazione attuale richiede dialogo e diplomazia come unica via sostenibile per la stabilità nella regione.
Statement on the situation in Iran | IAEA
NATO on the borders of Russia and Türkiye
NATO on the borders of Russia and Türkiye
20250613 . La Germania ha avviato il dispiegamento di truppe in Lituania per rafforzare il fianco orientale della NATO, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. Questa decisione, originata dall'invasione russa dell'Ucraina, prevede l'arrivo di 5.000 soldati entro il 2027. Il cancelliere Merz ha sottolineato l'importanza di questa presenza militare, mentre il presidente lituano Nausėda ha espresso gratitudine. In parallelo, l'esercitazione "Immediate Response 25" si è svolta in Nord Macedonia, escludendo la Turchia, nonostante fosse un membro NATO. Queste manovre mirano a migliorare le capacità di deterrenza tra gli alleati. La situazione evidenzia una crescente tensione, con la Germania posizionata a 20 km dalla Bielorussia e la NATO attiva vicino al confine turco. Un incontro tra il ministro degli Esteri turco e Putin ha ulteriormente accentuato l'importanza strategica della regione.
NATO on the borders of Russia and Türkiye
Usa: piani per invasione Nuuk e Panama
Usa: piani per invasione Nuuk e Panama
20250613 . Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth indica che il Pentagono ha elaborato piani per invadere due territori specifici: la Groenlandia e Panama. L'affermazione si colloca in un contesto di preparazione e prontezza strategica, suggerendo che gli Stati Uniti intendano essere pronti ad affrontare ogni eventualità, anche quelle più estreme come un'invasione. La dichiarazione di Hegseth, contenuta nel contesto di un'audizione alla Commissione Difesa della Camera, è particolarmente significativa. Il suo richiamo al fatto che "è nostro compito essere preparati a ogni evenienza" sottolinea un principio fondamentale della sicurezza nazionale: la necessità di avere piani di emergenza. Questo approccio riflette una mentalità di deterrente difensivo, ma può anche far sorgere preoccupazioni riguardo all'aggressività potenziale degli Stati Uniti. Adam Smith, il principale esponente Dem della Commissione, aggiunge ulteriore profondità all'analisi. La domanda diretta sulle capacità del Dipartimento della Difesa, "Il dipartimento della Difesa è pronto a invadere la Groenlandia e Panama con la forza, se necessario?", provoca una risposta evasiva da parte di Hegseth. La sua mancanza di una risposta chiara e definitiva, unita alla frase "ho piani per ogni evenienza," suggerisce una strategia deliberata di ambiguità, che può essere interpretata come una volontà di mantenere aperte opzioni militari.
Usa: piani per invasione Nuuk e Panama
La Türkiye condanna gli attacchi di Israele contro l'Iran
La Türkiye condanna gli attacchi di Israele contro l'Iran
20250613 . Il ministero degli Esteri turco ha fortemente condannato gli attacchi di Israele contro l'Iran, definendoli una violazione del diritto internazionale e una minaccia alla stabilità regionale. Ankara ha criticato il governo Netanyahu per la sua mancanza di interesse nella diplomazia e ha esortato Israele a cessare le azioni militari che possono portare a ulteriori conflitti. Il vicepresidente Cevdet Yilmaz ha descritto gli attacchi come illegali e provocatori, esprimendo condoglianze all'Iran. Anche il direttore delle Comunicazioni della Türkiye, Fahrettin Altun, ha sottolineato la pericolosità dell'amministrazione Netanyahu, chiedendo una risposta più decisa dalla comunità internazionale. Il Partito della Giustizia e dello Sviluppo ha definito l'attacco un'aggressione barbara, affermando che Israele sta distogliendo l'attenzione dalle sue politiche genocidarie a Gaza.
La Türkiye condanna gli attacchi di Israele contro l'Iran
Fentanyl: The use of the drug as an instrument of policy
Fentanyl: The use of the drug as an instrument of policy
20250613 . Negli ultimi decenni, gli Stati Uniti hanno cercato nuovi nemici per riorganizzare la propria politica estera, inizialmente focalizzandosi sul traffico di droga e, dopo l'11 settembre, sul terrorismo. Questa strategia ha portato a una militarizzazione della lotta contro le droghe, spostando i costi politici all'estero e indebolendo la democrazia in America Latina e nei Caraibi. L'incapacità di controllare la domanda di droga ha portato a un aumento della produzione, con conseguenze devastanti. La crisi del fentanyl, altamente potente e additivo, ha causato un numero record di overdose negli Stati Uniti. Le politiche di risposta, come l'imposizione di dazi, sono state criticate come strumentali e inefficaci. La DEA, invece di risolvere il problema, contribuisce a perpetuarlo, mentre i giovani americani vengono sacrificati per mantenere il controllo sociale e sostenere il sistema capitalistico.
Fentanyl: The use of the drug as an instrument of policy
Sull'Italia sotterranea in "Una voce dal profondo"
Sull'Italia sotterranea in "Una voce dal profondo"
20250613 . "Il Mediterraneo è anche l'inquietudine della terra". Paolo Rumiz esplora l'Italia attraverso il suo sottosuolo nel libro "Una voce dal profondo", evidenziando l'inquietudine legata ai terremoti, in contrasto con la stabilità del nord Europa. Il viaggio inizia dalle isole Lipari, attraversando la Calabria, Napoli, Abruzzo e Friuli, per raccontare storie di devastazione e cambiamento geopolitico. Rumiz, scrittore viaggiatore e cronista, sottolinea l'importanza di conoscere le radici e le esperienze dei popoli, specialmente in un'Europa che sembra dimenticare il suo legame con l'Oriente. La presentazione del libro prosegue in Germania con eventi a Colonia, Düsseldorf e Münster.
Sull'Italia sotterranea in "Una voce dal profondo"
L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da un culto della morte
L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da un culto della morte
20250613 . Washington è profondamente coinvolta nell'attuale conflitto che vede un attacco devastante all'Iran, coordinato con il presidente Trump. Le dichiarazioni di Trump indicano che la guerra è già stata decisa. L'Iran si trova di fronte a una scelta difficile: capitolare o combattere, senza una reale preparazione difensiva dopo aver ceduto a illusorie trattative diplomatiche. L'assassinio di figure chiave come Soleimani ha intensificato le tensioni e ridotto la leadership iraniana. L'azzeramento della leadership dell'IRGC suggerisce un tentativo sistematico di cambiare regime. L'Iran potrebbe rispondere chiudendo lo Stretto di Hormuz, minacciando l'economia globale. Le scelte ora sono un attacco devastante, lo sviluppo di armi nucleari, o la capitolazione. La situazione è critica, con implicazioni potenzialmente devastanti per l'intero pianeta.
L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da un culto della morte
Un'iniziativa popolare per la pace a Gaza.
Un'iniziativa popolare per la pace a Gaza.
20250611 . Global March verso il valico di Rafah. Il 12 giugno, oltre settemila persone provenienti da cinquantaquattro Paesi parteciperanno alla Marcia Globale verso Gaza, partendo dal Cairo per chiedere l’apertura del valico di Rafah e la fine dell’assedio. Guidati da Antonietta Chiodo, la marcia è un movimento pacifico e apolitico, privo di sostegno da ONG, composto da attivisti e cittadini comuni che hanno vissuto esperienze dirette nella regione. Chiodo sottolinea l'urgenza di non rimanere in silenzio di fronte al genocidio di Gaza, evidenziando il trauma collettivo provocato dalle immagini di violenza che circolano online. Nonostante il silenzio politico e mediatico, gli organizzatori continuano a prepararsi per la marcia, prevista tra il 15 e il 16 giugno, che includerà conferenze e testimonianze di sfollati.
Un'iniziativa popolare per la pace a Gaza.
The Silence of the Bears
The Silence of the Bears
20250609 . La leadership russa è riunita per decidere come rispondere agli attacchi ucraini, che hanno dimostrato la capacità di condurre operazioni innovative. Tuttavia, le azioni ucraine sembrano più una strategia di pubbliche relazioni piuttosto che una vera e propria strategia militare. L'obiettivo potrebbe essere stato quello di evidenziare l'incapacità di Trump di controllare la politica estera degli Stati Uniti, mostrando il potere del "Deep State". Alcuni generali ritengono che, aumentando la pressione su Putin, si possa ottenere un conflitto congelato. Tuttavia, queste idee si basano su illusioni di un imminente collasso russo. Le operazioni ucraine hanno anche sfruttato vulnerabilità nei trattati di controllo degli armamenti, utilizzando droni per attaccare bombardieri strategici. La reazione degli Stati Uniti a un attacco simile potrebbe essere severa, segnando l'inizio di una nuova era di rischi. Trump, considerato non affidabile, potrebbe non avere il controllo della situazione e la determinazione russa rimane incerta.
The Silence of the Bears
Due Stati oppure uno solo?
Due Stati oppure uno solo?
20250605 . La questione dello stato della Palestina è complessa: si dibatte tra l'idea di due stati e quella di uno stato unitario per palestinesi ed ebrei. Molti intellettuali, come Edward W. Said, sostengono che l'unico modo per coesistere sia un solo stato, visto l'attuale contesto difficile e le politiche di annullamento dell'altro. Diverse voci, tra cui storici palestinesi e intellettuali, hanno espresso la necessità di uno stato binazionale, mentre alcune analisi mettono in evidenza la vicinanza già esistente tra le due popolazioni, sottolineando l'importanza di diritti uguali. Nonostante le divisioni e le tensioni, emerge un crescente consenso sull'urgente necessità di una soluzione che garantisca convivenza e uguaglianza.
Due Stati oppure uno solo?
Una decena de países europeos prohíben o restringen simbología y organizaciones comunistas
Una decena de países europeos prohíben o restringen simbología y organizaciones comunistas
20250603 . Molti paesi europei, in particolare quelli del blocco orientale, hanno introdotto leggi per vietare simboli e partiti comunisti, giustificando tali restrizioni come misure contro ideologie totalitarie responsabili di violazioni dei diritti umani. Tra le nazioni che hanno adottato divieti significativi ci sono Ucraina, Polonia, Lituania e Lettonia, con pene per l’apologia del comunismo. La Slovacchia ha dichiarato i partiti comunisti organizzazioni criminali. A livello di narrativa, l’Europa sta vivendo un’ondata di anticomunismo che equipara il comunismo al nazismo, escludendo le conquiste sociali ottenute sotto tale ideologia. Le élite capitaliste temono la rinascita del comunismo, percepito come una minaccia ai loro privilegi. Il divieto di espressione limita la libertà e sostiene un controllo ideologico.
Una decena de países europeos prohíben o restringen simbología y organizaciones comunistas
Non accompagnati: soli in America
Non accompagnati: soli in America
20250600 . "Unaccompanied: Alone in America". Il documentario "Unaccompanied: Alone in America" di Linda Freedman evidenzia la situazione drammatica di bambini immigrati di 5-6 anni costretti a rappresentarsi da soli nei tribunali, privi di assistenza legale. Negli Stati Uniti, non esiste un diritto alla rappresentanza gratuita nei procedimenti di immigrazione. Il film, realizzato nel 2018, ha generato consapevolezza e supporto per organizzazioni no-profit, ma nel 2025 l'amministrazione Trump ha interrotto l'assistenza legale per 26.000 minori, aumentando il rischio di deportazioni. Oggi, il documentario serve come testimonianza della crescente indifferenza verso i più vulnerabili.
Non accompagnati: soli in America
Così l’Ue finanzia il colosso degli armamenti israeliano
Così l’Ue finanzia il colosso degli armamenti israeliano
20250600 . La fabbrica di armi greca Intracom Defense, ora controllata al 95% dalla israeliana Israeli Aerospace Industries (IAI), è al centro di una controversia riguardante il riarmo europeo. Nonostante l'IAI sia attiva a Gaza, la Commissione europea continua a finanziare progetti con Intracom, tra cui 15 iniziative del Fondo europeo per la Difesa, avviate in gran parte dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Critiche emergono per il fatto che il regolamento del FED consente la partecipazione di aziende non UE, a condizione di garanzie non divulgate. Le aziende europee coinvolte, come Leonardo e Safran, sono accusate di collaborare con un'entità legata a un governo sotto mandato di arresto per crimini di guerra. La questione solleva interrogativi etici sulla responsabilità dei governi europei nel finanziare l'industria bellica israeliana, mentre oltre 40.000 morti sono stati registrati a Gaza.
Così l’Ue finanzia il colosso degli armamenti israeliano
The American Dream as a Nightmare
The American Dream as a Nightmare
20250600 . La Resistenza a Los Angeles: Una Lotta per la Giustizia Storica Los Angeles, simbolo del sogno americano, affronta una crisi di militarizzazione innescata dalle politiche di deportazione di Donald Trump. Con una popolazione latina predominante, la città ha visto manifestazioni di resistenza contro le incursioni dell’ICE, evidenziando una lotta storica contro l’oppressione. Le organizzazioni come CHIRLA e NDLON coordinano una resistenza organizzata, trasformando la vulnerabilità in forza politica. Le manifestazioni, simbolizzate da bandiere latinoamericane, rappresentano un richiamo alla giustizia storica e alla riconquista della dignità. La crisi ha esacerbato le tensioni tra governo federale e stato, con l’occupazione della Guardia Nazionale da parte di Trump, un atto che segna un punto di svolta nella lotta per i diritti civili e l’identità americana. La resistenza va oltre la semplice sopravvivenza; è una battaglia per il futuro e la memoria storica.
The American Dream as a Nightmare
διαδικτυακή γκιλοτίνα και τρομοκρατία του πληκτρολογίου
διαδικτυακή γκιλοτίνα και τρομοκρατία του πληκτρολογίου
20250525 . La lotta di classe si sposta nella guerra digitale, con campagne di diffamazione orchestrate tramite social media, dove il capitale manipola l'opinione pubblica. I troll e i bot, account falsi, creano false realtà e attaccano chi dissente, e la risposta deve essere l'unità di classe e la denuncia di questi meccanismi. I media non informano ma plasmano l'opinione pubblica a favore della classe dominante, mentre l'opposizione spesso risulta essere inoffensiva, sostenendo una finta indignazione senza affrontare le vere ingiustizie. La vera lotta deve mirare al cambiamento reale e non lasciarsi ingannare dalle apparenze.
διαδικτυακή γκιλοτίνα και τρομοκρατία του πληκτρολογίου
Don’t believe the New Cold War lies, China is leading the world in climate solutions
Don’t believe the New Cold War lies, China is leading the world in climate solutions
20250515 . Nel 1949, la Cina era una società agraria con povertà diffusa e mancanza d'infrastrutture. Negli anni, lo sviluppo rapido ha portato a un aumento significativo dell'inquinamento. I media statunitensi non considerano l'outsourcing della produzione e dell'inquinamento in Cina. Attualmente, la Cina ha le più alte emissioni di carbonio, ma in proporzione alla popolazione e al consumo degli Stati Uniti, quest'ultima è responsabile di una parte maggiore delle emissioni globali. La Cina ha adottato misure significative per ridurre l'inquinamento, con l'adozione di una "Civilizzazione Ecologica" nella sua costituzione nel 2012 e l'annuncio di una "guerra contro l'inquinamento" nel 2014, con una riduzione del 42% delle particelle inquinanti entro il 2021. Nonostante ciò, continua a dipendere dai combustibili fossili per il 60% della sua produzione energetica, mentre guida nella produzione di energia rinnovabile. La Cina è leader nella produzione di veicoli elettrici e ha lanciato notevoli progetti di trasporto pubblico ecologico, come l'espansione della rete ferroviaria ad alta velocità. Gli investimenti statali hanno permesso di ridurre la povertà estrema per 850 milioni di persone tra il 2013 e il 2020. Inoltre, la Cina sta implementando progetti di riforestazione e ripristino ecologico, come il progetto della Loess Plateau e la Grande Muraglia Verde. Ha restaurato il Lago Erhai e sta sviluppando città ecologiche per affrontare i cambiamenti climatici. L'iniziativa Belt and Road mira a promuovere uno sviluppo sostenibile a livello globale. Per affrontare la crisi climatica, è fondamentale adottare una prospettiva internazionale che favorisce lo sviluppo sostenibile e la cooperazione tra i paesi. Questi progetti possono essere realizzati solo attraverso un'economia pianificata e centralizzata, come quella socialista cinese. Climate Solutions. Beyond Capitalism - Milioni di persone nel mondo stanno richiedendo azioni per affrontare la crisi climatica, con un focus su soluzioni che superano il capitalismo e la crescita economica sfrenata. "Climate Solutions Beyond Capitalism" sostiene che il socialismo può offrire un quadro per risolvere la crisi e dimostra come il capitalismo ostacoli un cambiamento necessario nelle nostre relazioni con gli altri e con il pianeta. Viene enfatizzata l'urgenza di una trasformazione del sistema capitalista e di un cambiamento nel modo in cui interagiamo con il mondo naturale. Viene anche citata l'importanza di soluzioni eco-socialiste per affrontare il cambiamento climatico e altre problematiche collegate. https://1804books.com/products/climate-solutions-beyond-capitalism
Don’t believe the New Cold War lies, China is leading the world in climate solutions
Los amigos imaginarios de Mark Zuckerberg. Hipercapitalismo emocional y el millonario negocio de la soledad
Los amigos imaginarios de Mark Zuckerberg. Hipercapitalismo emocional y el millonario negocio de la soledad
20250500 . La Solitudine nel Capitalismo Emotivo L'articolo di Elsa Arnaiz analizza come il capitalismo emotivo, incarnato da Meta e Zuckerberg, stia mercificando la solitudine e le relazioni umane. Zuckerberg indica una crescente mancanza di connessione, suggerendo un'opportunità di mercato per nuovi servizi di compagnia. Le tecnologie di intelligenza artificiale offrono simulazioni di affetto, ma non risolvono la solitudine; la sfruttano. La digitalizzazione delle interazioni umane, come evidenziato da Putnam, mina il capitale sociale e la democrazia. La crescente solitudine diventa un modello di business in cui ogni interazione genera dati monetizzabili. L'articolo avverte che questa dinamica disumanizza le relazioni e promuove un'architettura sociale che favorisce l'isolamento, riducendo la capacità di mobilitazione collettiva. Si invita a ricostruire legami autentici e spazi comunitari, sottolineando l'importanza dell'interazione umana reale.
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Samantha Cristoforetti si dimette dalle Forze Armate Italiane
Samantha Cristoforetti si dimette dalle Forze Armate Italiane
20250500 . Le recenti dimissioni di Samantha Cristoforetti dalle Forze Armate italiane sono passate quasi inosservate, nonostante il grande rilievo della figura in questione. Ufficialmente, la decisione è stata attribuita a motivazioni personali, ma un'analisi più approfondita suggerisce che dietro questa scelta si nascondano dinamiche che riflettono alcune caratteristiche peculiari del sistema italiano. Samantha Cristoforetti, astronauta di fama mondiale e simbolo della scienza italiana, rappresenta un esempio straordinario di eccellenza. Laureata con due titoli accademici honoris causa, insignita delle onorificenze di Cavaliere e Commendatore, ex pilota di caccia e ambasciatrice UNICEF, ha raggiunto traguardi straordinari nel corso della sua carriera. Dopo aver superato una selezione estremamente competitiva tra 8.500 candidati, è entrata a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), stabilendo il record europeo femminile di permanenza in orbita con 199 giorni consecutivi. Poliglotta certificata in cinque lingue, ufficiale medico e autrice di opere di divulgazione scientifica in tre lingue diverse, la Cristoforetti è una figura che incarna il merito e la dedizione. Nonostante i suoi successi, sembra che in Italia siano emerse dinamiche che hanno portato a una valorizzazione insufficiente del suo contributo. Secondo indiscrezioni, le dimissioni della Cristoforetti potrebbero essere legate a episodi che evidenziano un sistema poco meritocratico. Si fa riferimento, ad esempio, alla promozione di un altro astronauta italiano a un grado militare superiore al suo, nonostante quest’ultimo non abbia superato i test previsti né abbia mai partecipato a missioni spaziali. Tale figura avrebbe ricevuto ingenti investimenti pubblici per una formazione multimilionaria e si starebbe ora cercando di garantirgli un volo nello spazio attraverso una missione russa, finanziata dallo Stato con un costo stimato di 60 milioni di euro. Di fronte a questa situazione, Samantha Cristoforetti ha scelto di fare un passo indietro con la consueta eleganza che la contraddistingue. Continuerà a collaborare con l’ESA, ma senza rappresentare ufficialmente l’Italia. Inoltre, il suo crescente successo in Cina, dove è nota per i suoi programmi di divulgazione scientifica condotti direttamente in cinese, potrebbe aprirle nuove opportunità di missioni spaziali sotto altre bandiere. Questo episodio solleva interrogativi importanti sul riconoscimento dei talenti e sull’efficienza del sistema italiano nel valorizzare le sue eccellenze. Non è la prima volta che emergono episodi che mettono in discussione le scelte istituzionali: basti ricordare il caso del portavoce dell’Agenzia Spaziale Italiana nominato alcuni anni fa tra i ranghi della politica, senza alcuna esperienza nel settore, con conseguenze imbarazzanti per la credibilità dell’ente a livello internazionale. Le dimissioni di Samantha Cristoforetti rappresentano un’occasione per riflettere sul valore delle competenze e sull’importanza di garantire un sistema meritocratico che sappia riconoscere e sostenere i talenti italiani. In un contesto globale sempre più competitivo, perdere figure come la Cristoforetti significa rinunciare a un patrimonio di eccellenza che potrebbe continuare a portare prestigio al nostro Paese. Consiglio ai giovani: scappate dall'Italia; se proprio non volete andarvene e volete fare carriera non perdete tempo a studiare; se proprio volete studiare imparate a rubare o a leccare il culo.
Samantha Cristoforetti si dimette dalle Forze Armate Italiane
Robotics meets the culinary arts - EPFL
Robotics meets the culinary arts - EPFL
20250414 . Innovazione nella Robotica Alimentare: RoboCake Un team italo-svizzero ha creato RoboCake, una torta nuziale robotica con orsetti gommosi commestibili, presentata all'Expo 2025 di Osaka. Questo progetto, finanziato dall'UE, mira a coniugare robotica e gastronomia, dimostrando la possibilità di sviluppare alimenti biodegradabili e nutrienti. I ricercatori vedono potenziali usi del cibo robotico in ambito biomedico e per animali, come vaccini per la fauna selvatica. È stata sviluppata anche una batteria commestibile, realizzata con ingredienti alimentari, migliorando il gusto con l’aiuto di chef dell’École hôtelière de Lausanne. L'obiettivo finale è trasferire le scoperte in applicazioni pratiche per migliorare salute, gastronomia e sostenibilità ambientale.
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