Il processo di mostrificazione dei media digitali
20250419 . Il concetto di "tecnopanico" descrive la tendenza a demonizzare i nuovi media digitali, mettendo in risalto gli aspetti negativi. Alberto Acerbi, nel suo saggio "Tecnopanico", analizza come le preoccupazioni legate alle tecnologie di comunicazione digitale siano spesso esagerate. Egli evidenzia che molte delle critiche rivolte ai nuovi media riflettono quelle già mosse ai media tradizionali.
Un esempio storico è l'adattamento radiofonico della "Guerra dei mondi" di Orson Welles, che generò panico, sebbene i numeri fossero stati amplificati. La stampa enfatizzò gli effetti negativi della radio per competere con questo nuovo medium. Acerbi sottolinea come i vecchi media esagerino i difetti dei nuovi media per sopravvivere.
Le preoccupazioni sui media digitali, pur giustificate, sono spesso gonfiate. Molti aspetti negativi di questi media esistevano già nei tradizionali. La paura deriva dal timore della loro influenza sociale e le "tecnopanico" distorcono la percezione dei danni. La disinformazione e le teorie complottiste non sono fenomeni esclusivi di Internet. Echo chambers e polarizzazione non sono novità dei social media. È essenziale un approccio equilibrato nel valutare l'impatto delle tecnologie digitali.
