Il futuro appartiene al software che si piega senza spezzarsi
Con l’AI, si fa un nuovo salto di qualità come il passaggio dall’interfaccia testuale a quella grafica degli anni Ottanta: l’utente può concentrarsi sul “cosa” vuole ottenere, lasciando che sia la macchina a occuparsi del “come”. Non più adattamento dell’uomo alla macchina, ma adattamento della macchina all’uomo. È (di nuovo) una rivoluzione copernicana nel rapporto tra persone e tecnologia.
Con l’AI, si fa un nuovo salto di qualità come il passaggio dall’interfaccia testuale a quella grafica degli anni Ottanta: l’utente può concentrarsi sul “cosa” vuole ottenere, lasciando che sia la macchina a occuparsi del “come”. Non più adattamento dell’uomo alla macchina, ma adattamento della macchina all’uomo. È (di nuovo) una rivoluzione copernicana nel rapporto tra persone e tecnologia.